Sul caso dell'interrogazione sull'incontro della Consulta integrazione a scuola
- PD Carpi
- 24 gen
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Depietri (Pd): “Perché Fratelli d’Italia ha così paura del confronto? La democrazia e la comunità si costruiscono dalla condivisione di punti di vista, anche sui banchi”
La segretaria del Partito Democratico di Carpi: “Esprimiamo la massima fiducia negli insegnanti che ogni giorno si incaricano dell’importante e delicatissimo compito di trasmettere nozioni ai propri studenti e, nel contempo, di accompagnarli nel percorso di acquisizione di un senso pieno dell’essere cittadini”
“Società, sanità, volontariato: è prassi condivisa nelle scuole, e a maggior ragione negli istituti superiori, che gli studenti siano aperti al confronto con i vari ambiti della società, ai punti di vista differenti. Perché la scuola non forma soltanto competenze, ma anche la capacità di essere cittadini e membri della comunità, e per fare questo non deve trattare gli studenti come meri vasi vuoti da riempire di nozioni e contenuti, ma come giovani che stanno compiendo un percorso verso l’età adulta, capaci dunque di riflettere, confrontarsi, formandosi in autonomia la propria opinione.
Il tutto, nel pieno rispetto di due principi costituzionali, quello dell'autonomia scolastica e della libertà di insegnamento, che fanno sì che, a differenza di quanto accaduto in altre stagioni storiche che non vogliamo certo rivivere, gli insegnamenti e i progetti delle scuole primarie e secondarie non siano sottoposti a indirizzi e controlli di natura politica.
Alla luce di questi aspetti, non possiamo non ritenere l’interrogazione avanzata da Fratelli d’Italia uno strumento per cercare di esercitare una pericolosa pressione su docenti e personale scolastico, una maniera per tentare di intimidire e far sì che in futuro il confronto e il dibattito siano banditi dalle classi per una sorta di quieto vivere.
Si tratta di un atteggiamento che sottintende uno strano senso di cosa significhi intraprendere un percorso educativo, e anche un attestato di scarsissima stima nei confronti dei nostri giovani.
Per formare una comunità che sia realmente democratica l’educazione al confronto con il mondo fuori dai muri della scuola è infatti importante.
Oppure avere idee maturate sulla scorta dell’esperienza personale, come è capitato all’esponente della Consulta per l’integrazione che ha dialogato con gli studenti dell’istituto Meucci, significa automaticamente dover essere tenuti lontano dalla scuola?
Come Partito Democratico di Carpi esprimiamo la massima fiducia negli insegnanti, che ogni giorno si incaricano dell’importante e delicatissimo compito di trasmettere nozioni ai propri studenti e, nel contempo, di accompagnarli nel percorso di acquisizione di un senso pieno dell’essere cittadini.
Vigileremo perché possano continuare a farlo liberamente, in scienza e coscienza, senza ingerenze e pressioni da parte di una parte politica che vorrebbe tenere il mondo fuori dalle aule: esattamente il contrario di quel che significa educare”.

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