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Gioco d’azzardo: il Governo gioca contro la salute dei cittadini

Gioco d’azzardo: il governo scommette contro la prevenzione e il lavoro degli enti locali

Tra i temi trattati all’ultimo consiglio comunale, i gruppi consiliari della maggioranza, composti da PD, CaC e AVS, hanno interpellato la Giunta in merito ad una piaga sociale moderna: il gioco d’azzardo.

Ciò che emerge dalle risposte della Giunta Comunale rassicura sull'operato a livello locale e regionale, ma al contempo preoccupa, poiché le politiche governative sul tema rischiano di non disincentivare il gioco d'azzardo.

La Giunta ha ribadito l'importanza e l'attività del progetto "Un argine all'azzardo" che, in sinergia con gli altri comuni dell'Unione, ha grande efficacia grazie ad un lavoro coordinato di enti pubblici e terzo settore. Così come ha riportato i risultati del Serdp (Servizio Dipendenze Patologiche) di Carpi che, in continuità col Piano regionale di prevenzione al gioco d'azzardo, ha supportato oltre 40 cittadini nel solo 2024. A supporto della lotta al gioco, la Regione Emilia-Romagna informa come investirà nel 2025 altri 3,2 milioni di euro, nonostante i tagli previsti dal Governo, che vanno a sommarsi ai già 13 milioni investiti per la causa nell'ultimo quadriennio.

La criticità più importante riscontrabile nella città di Carpi è il mancato adempimento delle normative regionali che prevedono che sale scommesse e sale da gioco siano poste ad una distanza non inferiore ai 500 metri dai luoghi sensibili, come, ad esempio, scuole, luoghi di culto, oratori, impianti sportivi e centri ricreativi. Dalle ultime rilevazioni della Polizia Locale, pare che sugli 11 servizi di questo tipo presenti a Carpi, ben 6 non rispettino la distanza richiesta. Quest'ultimo aspetto è strettamente legato ai nuovi input legislativi del governo, che sta vagliando un ridimensionamento in negativo delle normative a sfavore del gioco d'azzardo. Dalla bozza del decreto legislativo in materia, si apprende come il governo stia in procinto di approvare l'abbassamento della distanza minima tra punti di gioco e luoghi sensibili, che si assesterà sui 100 metri per gli esercizi con specifiche certificazioni e 200 metri per quelle senza.

In buona sostanza pare che lo Stato centrale voglia privilegiare l'interesse imprenditoriale a scapito del diritto alla salute, cosa che per il Partito Democratico è inaccettabile.

Sempre in questa disastrosa direzione l'aggiornamento della categoria di luoghi sensibili da parte del MEF (ministero economia e finanze), che vedrà escluse dalla lista: centri di culto, oratori e centri anziani, nonostante le rimostranze di associazioni, enti locali ed educatori. Questa misura favorirà la proliferazione di nuovi centri di gioco, vanificando buona parte del lavoro di prevenzione che le istituzioni locali portano avanti da anni, privilegiando ancora una volta gli interessi imprenditoriali al diritto alla salute. Dunque, nonostante le critiche il governo non sembra intenzionato a rinunciare ai 13 miliardi di euro annui che incassa ogni anno dalle tasse sul gioco d'azzardo nelle sale "fisiche".

Il denaro preferito alla prevenzione è anche un tema della Legge di Bilancio 2025. Verranno abrogate precedenti manovre a supporto della lotta al gioco d'azzardo, con una riduzione ai finanziamenti per il Servizio sanitario nazionale di 50 milioni di euro. Di conseguenza, il fondo omnicomprensivo “Fondo Dipendenze Patologiche” verrà finanziato per soli 94 milioni, di cui solamente poco più del 30% al sostengo dei piani regionali contro il gioco d'azzardo, che dovranno fare i conti con 18 milioni di euro in meno.

Si può tristemente affermare che il Governo scommetta contro e disincentivi la lotta al gioco d'azzardo portata avanti da regione ed enti locali. Ancora una volta ci troviamo a constatare come il governo vigente insegua il mero interesse economico, preferendolo ad un delicatissimo tema di sanità. Nuovi tagli in materia ed il depotenziamento degli enti preposti alla lotta al gioco d’azzardo, fanno gli interessi di pochi imprenditori e centri scommesse, a scapito della salute dell’intera cittadinanza, portando avanti una ratio politica scellerata ed inaccettabile, che il Partito Democratico di Carpi fermamente denuncia e condanna.



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