Ennesimo attacco scomposto delle Destre alle scuole di Carpi
- PD Carpi

- 19 feb
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Daniela Depietri (Pd): la destra vede indottrinamento in ogni angolo perché non è abituata al confronto libero.
«Risorse per gli insegnanti, per le attività didattiche, per gli edifici scolastici, per una formazione che sia costantemente aggiornata: questo è quel che serve alla scuola. Quel che invece non serve sono i continui, scomposti e chiassosi tentativi in atto da settimane da parte della destra, a Carpi e non solo, per intimidire il mondo della scuola, dai dirigenti ai docenti. L’obiettivo ci sembra chiaro: intimorire chi si occupa tutti i giorni della formazione e della crescita, anche civile, dei nostri giovani. Ma davvero, con tutti gli aiuti di cui il mondo della scuola necessita, l’esponente nazionale di un partito come la Lega, che esprime la maggioranza al governo del Paese, trova il tempo di intervenire sulla vicenda del Liceo Fanti, dando manforte ai suoi esponenti sul territorio? Non c’è davvero nulla di più importante, che necessiti di una priorità maggiore, di cui occuparsi?
Certo, immaginiamo che l’imprinting sia quello del segretario Salvini, che dovrebbe dedicare ogni secondo utile delle sue giornate a tentare di risolvere i problemi che riguardano i trasporti italiani, la cui disastrosa situazione è sotto gli occhi di tutti, e soprattutto dei poveri cittadini costretti a mettersi in viaggio in treno, mentre invece non perde occasione per intervenire su tutto e il contrario di tutto, come se invece che ritardi di ore e interi tratti ferroviari paralizzati fosse ministro dei trasporti della confederazione elvetica. Ciò detto, la destra proprio non riesce a sopportare il concetto di autonomia scolastica, e vede dunque complotti ovunque: questo perché conserva, e desidererebbe, un’idea di scuola da antico regime, chiusa alle relazioni e al dialogo con il territorio e la società.
Noi del Partito Democratico, invece, all’autonomia ci crediamo, e anche crediamo alla buona fede di docenti e dirigenza, e ne constatiamo ogni giorno la grande professionalità, la passione, l’impegno. E, per questo, soltanto una parola abbiamo da dire, a tutti coloro che si occupano delle giovani generazioni: grazie.
Vorrei richiamare il fatto che si è tentato di fare tanto rumore per nulla: non sarà che quel richiamo all’antifascismo ha innervosito qualcuno? Eppure sull’antifascismo si regge la Costituzione della nostra Repubblica. Confidiamo che quella, i docenti, possano continuare a leggerla, e insegnarla, e trasmetterla, nel testo come nei valori, senza passare per pericolosi agenti del Comintern sotto copertura».

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