Agricoltura: cosa cresce in Emilia-Romagna?
- PD Carpi

- 6 giorni fa
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Questo il titolo dell'incontro con il consigliere regionale Luca Sabattini sul presente e sul futuro dell’agricoltura emiliano-romagnola. Un dialogo che parte dai campi del nostro territorio e arriva fino all’Europa, perché dall’agricoltura passano lavoro, identità territoriale e culturale, coesione sociale.
Dentro al bilancio regionale 2026 si giocano scelte decisive. Garantire i cofinanziamenti per non perdere nemmeno un euro dei fondi europei significa investire sull’innovazione, sulle imprese agricole, sulle filiere di qualità. Difendere le nostre DOP e IGP, sostenere chi sta affrontando difficoltà – dal vitivinicolo alla coltivazione delle pere – significa proteggere una parte fondamentale del nostro modello economico. E significa continuare a credere in un’agricoltura che crea valore e lo redistribuisce sul territorio, tenendo insieme competitività e giustizia sociale.
Con Sabattini abbiamo parlato anche del grande nodo di oggi: agricoltura ed energia. La transizione ecologica è una scelta che condividiamo, ma deve camminare insieme alla tutela del suolo agricolo e delle aree più produttive. Le novità nazionali sul fotovoltaico e sull’agrivoltaico aprono margini di regolazione importanti per regioni e territori, e sarà fondamentale esercitarli bene: l’energia pulita è necessaria, ma non può mettere a rischio le terre che garantiscono cibo e lavoro.
Siamo convinti che l’agricoltura debba restare una priorità dell’Unione Europea. Senza una politica agricola forte, si indeboliscono i territori, si aprono nuove diseguaglianze, si rompono equilibri sociali costruiti in decenni di cooperazione. È il momento di alzare lo sguardo oltre le emergenze, programmare e dare certezze a chi produce, innova e presidia il territorio.
Grazie a Luca Sabattini per una mattinata di confronto e approfondimento. Grazie agli agricoltori, alle cooperative, alle imprese e ai cittadini che oggi hanno condiviso idee, domande e visioni. Carpi vuole continuare a essere protagonista di un’agricoltura che guarda al futuro senza smarrire le proprie radici.

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